Corner

Cari ragazze e ragazzi, genitori, allenatori e dirigenti, in questo momento di "distanziamento sociale", spesso, penso ai più piccoli tra noi che sono costretti a stare rinchiusi nelle mura domestiche nonostante la primavera sia iniziata e, normalmente, questo sia proprio il periodo in cui rifiorisce la gioia di stare all'aperto, di incontrarsi e di vivere appieno il risveglio della natura.

La primavera è iniziata, ma quest'anno è differente.

Il momento è difficile e, a tratti, drammatico. Tutti noi siamo chiamati ad esercitare la nostra responsabilità nei confronti della società intera. Gli adulti, tra le altre cose, hanno anche il compito di far comprendere questo momento ai più piccoli, di impegnare il loro tempo e di soddisfare la loro voglia di gioia e spensieratezza.

Questa situazione è simile a quella del pallone, durante una partita di calcio, quando, deviato dal portiere, esce dalla linea di fondo del suo campo.

Viene messo in calcio d'angolo.

Non c'è spazio per muoversi, tutte le direzioni sono chiuse. La regola vuole che in, in attesa di essere calciato, lui rimanga li, dentro il poco spazio delimitato dalle linee del calcio d'angolo.

Tuttavia, se ci pensiamo bene, quel pallone, costretto in quello spazio angusto, è destinato, di lì a poco, a tornare al centro del gioco! Presto tornerà proprio al centro dell'area di rigore dove si svolgono le azioni più importanti, quelle più entusiasmanti.

Vedete allora come la prospettiva cambia all'improvviso. Ora, è vero, siamo in calcio d’angolo, ma presto le cose cambieranno.

Cari amici miei, personalmente accetto con fiducia e responsabilità il presente, attendo con pazienza il fischio dell’arbitro, con la consapevolezza che presto ci vedremo tutti insieme, con rinnovato entusiasmo, al centro del gioco!

Manuel